Trovo ingenerose alcune della critiche di Conte nei confronti del pd. Non sono da tempo un iscritto di questo partito ma questo non mi impedisce di valutare i fatti oggettivamente. Dopo la crisi del primo governo Conte, il pd e Art.1 avrebbero avuto tante buone ragioni per pretedere che a guidare un governo con la partecipazione del PD e di Art.1 fosse un premier diverso, oppure, avrebbero potuto richiedere che si andasse al voto anticipato. Invece, accettarono che fosse Conte a guidare il nuovo esecutivo, nonostante avesse governato con la destra fino al giorno prima, e lo sostennero con grande lealtà e coerenza prima che Renzi decidesse di farlo cadere. Non solo, ma a partire dalla esperienza di governo compiuta insieme, prima con l'esecutivo Conte e poi Draghi, i dem e Art.1 hanno lavorato per costruire una alleanza con il M5S, il cosidetto campo largo, che avesse l'ambizione di contendere alla destra la guida del Paese. La rottura è avvenuta a seguito della decisione del M5S di negare la fiducia al governo Draghi (che ha dato un colpo alla credibilità del Paese), nel momento in cui, anche a seguito delle richieste del Movimento, era stata avviato il negoziato con le partito sociali per affrontare le emergenze del lavoro che non c'è, del lavoro precario e del lavoro povero; negoziato che è stato interrotto. Ma davvero c'è qualcuno che poteva pensare che la decisione di mandare gambe all'aria il governo non avrebbe avuto conseguenze sui rapporti a sinistra? Credo che in quelle ore Letta e Speranza abbiamo fatto di tutto per spiegarlo a Conte. Questi sono i fatti.
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