Mercoledì si aprirà a Rimini il congresso nazionale della cgil il più forte Sindacato italiano. Landini ha invitato tra gli altri il premier che ha accolto il suo invito. Hanno ragione quelli che sostengono che la Meloni non avrebbe dovuto essere invitata?Io non lo credo. È consuetudine che la Cgil inviti il Presidente del Consiglio. Non avrebbe dovuto farlo questa volta perché il premier è di Fratelli d'Italia? Ma la cgil, o direttamente o attraverso i segretari delle varie categorie, discute tutti i giorni con il governo che non può non considerare un interlocutore. Se avese deciso di non invitare questo presidente del Consiglio per ragioni politiche non avrebbe certo rafforzato la sua posizione di Sindacato che giudica questo e altri governi dalle politiche che realizzano; nei confronti delle quali Landini e la cgil hanno espresso giudizi molto severi. Non esiste un solo atto compiuto da questo governo, dai contenuti della legge di bilancio alla proposta di riforma della Costituzione, dell'autonomia differenziata al reddito di cittadinanza, dalla decisione di favorire l'evasione alle dichiarazioni del Ministro Valditara, che non sia stato criticato dal Sindacato di Landini. E non ho motivo di ritenere che le stesse critiche al governo di cui la Meloni è premier verranno riproposte senza sconti anche alla assise della Cgil. La Resistenza, l'antifascismo e la Costituzione rappresentano il riferimento e l'orizzonte ideale della Cgil. Il segretario di un grande sindacato che ha nel governo uno dei suoi interlocutori ( oggi questo, domani un altro) e con il governo in carica deve confrontarsi e sfidarlo sulle politiche ip Congresso sara' una di queste occasioni.Se non avesse invitato il premier tutti avrebbero giudicato le sue critiche pregiudiziali. E invece non lo sono mai state e non lo saranno. E questo rafforza la posizione della cgil.
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