Ieri in Commissione al Senato la maggioranza di destra ha detto No al "certificato europeo di filiazione"con con cui l'Ue vorrebbe garantire in tutto il continente il riconoscimento automatico dei figli di coppie gay, una volta accertato in uno dei Paesi membri. Un atto di civiltà che pero non e' considerato tale da un governo e da una maggioranza che non hanno esitato a schierarsi con le posizioni oltranziste dell'Ungheria di Orban contro la maggioranza degli altri Stati membri.Qualche giorno prima invece il Ministro Piantedosi ha imposto uno stop alla scelta di quei Comuni,tra i quali Milano e Torino, che per colmare un vuoto legislativo, avevano deciso di iscrivere nell'anagrafe i figli di genitori dello stesso sesso. Per la destra esistono bambini di serie A e bambini di serie B. E poi si dicono cristiani e parlano di fratellanza. Ma dove? Per quattro voti, ammesso e non concesso che li prendano, sono pronti a negare e a calpestare diritti fondamentali e a discriminare i bambini, cioè quanto di più caro e bello esiste al mondo. Del resto la ministra della famiglia Eugenia Roccella è stata chiara quando ha ribadito, che c'è un solo modo di tutelare l'interesse dei figli: assicurare che abbiano un papà e una mamma. Punto. Tutto il resto con questa destra al governo non passerà mai. In Spagna ciò che per questa destra equivale ad una bestemmia è una legge che ha accompagnato una società che si sta trasformando rapidamente, offrendo a tutto ciò una cornice legislativa perché i sentimenti non si nascondono e i diritti non si negano.Non lo vede solo chi gira la testa dall'altra parte e si ostina a voler leggere la realtà con faziosità e sulla base di pregiudizi. Il fatto è che a pagare il conto sono i bambini. La società vera, non quella che loro si ostinano ad avere in testa, è molto più avanti come hanno dimostrato l'esito del referendum sul divorzio e sull'aborto.
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