Wilmer Ronzani Wilmer Ronzani Wilmer Ronzani






Biella, 4 aprile 2023

Berlusconi, Trump, Bolsonaro..
.


Ci sono alcuni tratti che accomunano i populisti e la destra radicale in tutto il mondo: Trump, Bolsonaro e, per tutta la prima fase, lo stesso Berlusconi, Salvini: il fatto di sentirsi in diritto di sottrarsi alle regole in nome di un interesse superiore che loro rappresenterebbero. Con ciò prendendosi gioco dei principi dello Stato di diritto.
In queste ore le televisioni di tutto il mondo trasmettono le immagini di un Trump che giudica l'indagine in cui è coinvolto come il frutto di una macchinazione ordita da un giudice al servizio dei democraticinper ostacolare la sua corsa alla Casa Bianca.
Questo nonostante uno dei suoi più stretti collaboratori sia tra coloro che lo accusano di una serie di gravi illeciti che hanno contribuito alla formulazione dei 34 capi di accusa che gli vengono contestati. L'obbiettivo è chiarissimo: presentare se stesso come un martire, usando l'inchiesta per lanciare la sua candidatura nel 2024 come se all'indomani della sua sconfitta non avesse sollecitato l'assalto a Capitol Hill.
Nei giorni che hanno preceduto la sua comparizione di fronte al giudice ha continuato ad arringare la destra populista affinché scendesse in piazza per esprimergli solidarietà e opporsi all'inchiesta. Se non è un comportamento eversivo questo..... In questa situazione preoccupa che finora nessuno dei più importanti esponenti del Partito Repubblicano abbia sentito il dovere morale e la responsabilità di prendere le distanza dalla linea trumpista. Bolsonaro ha fatto altrettanto, come Trump, ha negato fino all'ultimo la sconfitta elettorale. Quand'era al potere non ha esitato ad utilizzare per mandare in galera il suo principale avversario politico, Lula da Silva.

In cio' che sta accadendo negli Stati Uniti vi è una forte similitudine con la vicenda berlusconiana. Per anni infatti ci è toccato assistere ad un premier che ha considerato le inchieste in cui era coinvolto come l'ordito di una macchinazione politica. Per anni è proseguita una campagna, condotta con un ampio dispendio di mezzi e l'uso del proprio potere mediatico, rivolta a delegittimare la Magistratura e a considerare i magistrati che lo indagavano come esponenti della opposizione. Senza che nessuno dei partiti che lo sostenevano sentisse la responsabilità di chiamarlo al rispetto dei principi dello Stato di diritto e dell'autonomia del potere giudiziario.
La logica è stata ed è quella di difendersi dai processi anziche nei processi inventandosi il teorema della congiura politica.
Questi comportamenti hanno contribuito e contribuiscono ad esacerbare il confronto politico, modificandone i termini. Soprattutto hanno contribuito a delegittimare la politica e i principi su cui si reggono la democrazia liberale e lo Stato di diritto.

Cookie policy - Preferenze Cookie

 

Login